di Francesca Albano, Giuseppe Frascella, Sofia Dell’Aglio
Il 24 novembre, nella sede centrale dell’IISS Del Prete-Falcone, alcune classi hanno partecipato ad un incontro sul ricorrente tema della violenza di genere, analizzandolo dal punto di vista di una figura professionale ed esperta nel settore.
La relatrice, Francesca Marrazzo, è infatti operatrice del centro antiviolenza “Sostegno donna” di Manduria, ma anche sociologa del crimine e delle devianze: ci ha offerto spunti di riflessione profonda.
Diversi studenti hanno posto delle domande riguardo alle possibili soluzioni al fenomeno drammatico sul quale i media sono sempre tristemente sul pezzo. Quel che ne vien fuori è un quadro che promette bene, nel quale giovani, ragazzi e ragazze inquadrano le falle del sistema e le identificano come tali, mostrando una nuova sensibilità e consapevolezza del quale ci si augura ampia diffusione.
Al termine dell’intervento, la dottoressa Marrazzo ha risposto a una breve serie di domande poste dagli studenti.
Cosa l’ha spinta a lavorare in un campo così delicato?
“La mia scelta nasce sia dalla formazione universitaria sia dal sostegno della mia famiglia, che mi ha sempre incoraggiata. Questo mi ha portata a riflettere su chi non ha la stessa fortuna, su chi affronta momenti di fragilità senza un appoggio sicuro. Da qui è nata la mia vocazione alla cura dell’altro, che ho concretizzato studiando e poi presentando domanda in un centro antiviolenza, dove oggi posso aiutare e sostenere le donne in difficoltà.”
Quale delle sue esperienze precedenti le è più utile oggi in questo ruolo?
“Più che esperienze professionali, sono state quelle personali a formarmi: episodi che hanno coinvolto parenti e amici e che mi hanno mostrato da vicino come la violenza possa manifestarsi. Grazie alla formazione offerta dal centro antiviolenza, ho potuto affinare questa sensibilità e prepararmi al meglio al lavoro che svolgo ogni giorno.”
Ha incontrato difficoltà nell’assumere questo ruolo?
“All’inizio temevo di non essere all’altezza e mi facevo molte domande su come affrontare i colloqui con le donne. Dopo un periodo di affiancamento, quella paura si è trasformata in un’ansia positiva, capace di darmi concentrazione e motivazione. Una volta iniziato, tutto è stato sorprendentemente naturale e i riscontri positivi delle donne e del team del centro mi hanno confermato di essere sulla strada giusta.”
L’incontro si è concluso con un forte applauso e un clima di grande ascolto. Le parole di Francesca Marrazzo hanno offerto agli studenti una testimonianza autentica, capace di mettere in luce il valore dell’ascolto, della prevenzione e del sostegno alle vittime. Una lezione che ha lasciato il segno.



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